Com’è bello andare in bicicletta….ma in tandem

10 Giugno 2025
10 Giugno 2025 Agar Bike

Com’è bello andare in bicicletta….ma in tandem

Un giorno insieme in tandem al Cavalciotto a Prato.

Com’è bello andare in bicicletta ma in tandem…

Con Silvano un pò di tempo fa abbiamo condiviso qualche chilometro insieme, dopo gli ho chiesto di raccontare quella giornata, ed ecco qui il suo racconto.

Fino al 2017, andare in bicicletta per me provocava un duplice piacere, quello sportivo e quello liberatorio. La libertà cantava Gaber, non è il volo di un moscone, ma è partecipazione. Cominciando a non… vederci più chiaro, a poco a poco ho dovuto abbandonare un pò tutti gli sport ed in primis il ciclismo.
Un pò di tempo fa, grazie ad un’idea di alcuni amici dell’Uici di Prato, coadiuvati da un “aggiuntivo” nuovo amico che quasi visonariamente, sfruttando le sue eclettiche capacità meccaniche assemblatorie, si è messo in gioco, mettendendoci a disposizione alcuni suoi tandem, con il fine di dare la possibilità a persone “diversamente” vedenti di pedalare liberamente in città. Nella prima uscita, di un anno fa, organizzata per un picnic, otto tandemisti pedalando da nord a sud, da Santa Lucia alle Cascine, attraverso ciclabili, giardini, parchi e strade, allegramente, accarezzati dal vento, non silenziosamente hanno percorso una ventina di chilometri arrivando felicemente a destinazione.

Quest’anno, associandosi ad un evento culturale, 8 amici muniti di tandem, dei quali, 2 con pedalata assistita, si sono uniti ad altri tandemisti e ciclisti e grazie ad una condizione climatica pressoché perfetta, hanno compiuto insieme a loro, una bella biciclettata.
Siamo partiti da piazza San Domenico, pedalando nel centro storico e mentre le strette mura echeggiavano il nostro allegro vocìo, è stata piacevole la sensazione di essere per qualche minuto padroni del suolo cittadino. Superata porta Mercatale, ci siamo incanalati in mezzo alla natura lungo il Bisenzio e la sua costa fluviale, con il magico silenzio che è stato interrotto solo dal rumore dolcemente metallico dello scorrere delle catene sulle corone e sui pignoni.
Piacevolissimo, sia all’andata che al ritorno, oltre al panorama che ci “scorreva” ai lati, è stato il poter tranquillamente scambiare parola con tutti i partecipanti, come fossimo in un unico immaginario convoglio.
I profumi dell’acqua e del verde che ci circondavano, accrescevano il piacere della pedalata con il compagno o la compagna di tandem, piacere che è andato ben oltre i condivisi sforzi e l’ebrezza per le velocità raggiunte…
Il “vuoto” delle immagini che non vediamo è infatti riempito, da una strana ma piacevole euforia andrenalinica.
Terminata l’interessante parte culturale, dedicata alla storia tessile pratese, i “centauri” spensierati e più…veloci, ma solo per il dislivello favorevole, sono rientrati ai “box” contenti perché coscienti del fatto che ben presto il nostro “nuovo” amico ci proporrà un’altra nuova esperienza.

(Concludendo, non in maniera retorica, ma anzi realistica, visto, è proprio il caso di dirlo, da me e da chi come me il mondo lo immagina più che vederlo, l’andare in tandem offre oltre alle bellissime sensazioni del pedalare, di essere assorbiti da quel piacere certo non poco effimero generalmente proprio di chi in bicicletta riesce ad andare senza l’ausilio di un accompagnatore.)